Dal 1976 al 1984 Massimo Luconi collabora come assistente alla regia e responsabile tecnico e organizzativo con i maggiori esponenti del Teatro e del Cinema. Importanti le esperienze con Luca Ronconi, Eduardo de Filippo, Giancarlo Sepe e Memè Perlini per il teatro di prosa, mentre per il cinema e il teatro d’opera ha l’occasione di lavorare con Mauro Bolognini e Salvatore Samperi. In questi anni è anche al fianco di Franco Zeffirelli come aiuto regista per Storia di una Capinera, il Giovane Toscanini e Otello.
È nel 1995 che Massimo Luconi inizia la sua importante esperienza al Teatro Metastasio di Prato dove ricopre il ruolo di presidente fino al 1999, di direttore artistico dal 2002 al 2005 e di condirettore dal 2010 al 2015 occupandosi degli aspetti organizzativi e progettuali della programmazione e della produzione.
Dal 2012 è direttore artistico e organizzativo del Festival di Radicondoli.
Negli ultimi anni, e parallelamente alla sua attività di regista, si occupa di formazione: all’Università della Bicocca di Milano e al Progeas di Prato ha tenuto laboratori di formazione sull’organizzazione teatrale e corsi sul mestiere di attore. È stato inoltre responsabile didattico della scuola di recitazione del Teatro Metastasio e dei corsi per costumisti ed elettricisti. Attualmente è docente presso il CIAS Centro Internazionale delle Arti dello Spettacolo “Franco Zeffirelli” con il Laboratorio Regia, Stage di Orientamento Formativo.
Ha realizzato numerosi documentari e inchieste televisive per la RAI e ha anche prodotto alcuni filmati su artisti contemporanei, fra cui Claudio Parmiggiani, Dani Karavan, Jaume Plensa e sulla collezione di arte ambientale della Fattoria di Celle.
Fra i suoi ultimi lavori, Il dolore di M. Duras con Mariangela Melato, Sarabanda di I. Bergman con Massimo de Francovich, Giuliana Loiodice, Prometeo da Eschilo, con Luca Lazzareschi, Preghiera per Cernobyl di S. Aleksievic con Mascia Musy , Traviata di G.Verdi regia su ideazione di Franco Zeffirelli, Arena di Verona, Il barbiere di Siviglia per il Teatro Verdi Trieste. Per Rai Cinema il documentario L’occupazione cinese.