il mago delle luci

Dal 29 novembre 
Costo: compreso con il biglietto d’ingresso al Museo

Grazie alla donazione della famiglia Baroni, il Museo Zeffirelli ospiterà in maniera permanente alcuni dei pezzi più significativi dell’illuminazione di scena di Guido Baroni, il “mago delle luci”, sperimentatore delle tecniche della luce e , molto spesso, realizzatore e costruttore, in collaborazione con le officine teatrali,  delle apparecchiature da lui utilizzate durante la sua lunga carriera di light designer.

Guido Baroni lavora per la prima volta con Franco Zeffirelli da giovanissmo al Teatro della Fiaba, per poi rincontrarsi molti anni dopo nei grandi spettacoli al Maggio Fiorentino.

 

“ La luce in teatro non solo ricrea lo spazio, ma è in diretto rapporto con il testo e  con la musica, sottolineandone i ritmi, gli stati d’animo e la fruizione: è un segno drammaturgico indispensabile.
Il disegno luci per lo spettacolo nasce in primo luogo da un confronto con il regista, il costumista e lo scenografo sul testo e sul suo allestimento.
La collaborazione in equipe  di questi professionisti con l’autore delle luci è fondamentale per interpretare i contenuti dell’allestimento teatrale in forma moderna ed artistica. Presupponendo un uso pittorico delle luci, queste possono essere naturalistiche, simboliche o metafisiche, a seconda della linea registica perseguita.
Il lighting design è un’operazione complessa che non si limita alla pianta e al montaggio ma si esplica attraverso le esigenze e le emotività del testo, il tempo e lo spazio scenico”
(Guido Baroni)

 

Guido Baroni, nato a Firenze il 29 novembre 1924, studiò materie tecniche  per poi proseguire il lavoro di elettricista teatrale a fianco del padre, creatore di allestimenti illuminotecnici.
E’ stato docente di illuminotecnica teatrale all’Accademia delle Belle Arti di Firenze dal 1971 al 1978¸ ed ha condotto vari corsi di formazione professionale per elettricisti teatrali in tutta Italia, facendo scuola alla nuova generazione di tecnici e autori delle luci, insegnando loro a inventare sempre nuove soluzioni tecniche e creative, anche artigianali, stimolati dalle esigenze registiche e dalla messa in scena.