Franco Zeffirelli e Firenze
Franco Zeffirelli
(1923 – 2019)
Franco Zeffirelli nasce a Firenze il 12 febbraio 1923. Qui cresce e si forma prima all’Istituto d’Arte e poi all’Accademia di Belle Arti. Con la benedizione di Giorgio La Pira, lascia gli studi e si unisce nel ’43 ai partigiani e poi alle truppe Alleate.
Nell’immediato dopoguerra l’incontro con Luchino Visconti, di cui diviene aiuto regista e scenografo, lo porta a lasciare Firenze.
Nella sua città natale tornerà solo in occasione di alcuni suoi memorabili allestimenti. Nel 1949 per il leggendario Troilo e Cressida di Shakespeare, messo in scena nei Giardini di Boboli da Luchino Visconti, per il quale disegna una indimenticata scenografia. Nel 1960 torna a Boboli con Euridice di Peri, uno spettacolo di cui è scenografo e regista. Nel 1965 dirige Anna Magnani per il suo ritorno alle scene ne La lupa di Verga; e nel 1983 Valentina Cortese e Rossella Falk in Maria Stuarda di Schiller. Nel 1984 è al Teatro Comunale con La traviata di Verdi diretta da Carlos Kleiber e nel 2009 con Pagliacci di Leoncavallo. Nel 1966 Franco Zeffirelli regala alla sua città Per Firenze, lo storico documentario sulla Firenze distrutta dall’alluvione. Il film esce a meno di due settimane dall’esondazione dell’Arno generando un’eccezionale sensibilizzazione sul disastro. Molti giovani infatti raggiungono Firenze da tutto il mondo per contribuire alla sua ripresa: sono gli Angeli del fango. Nel 1998 Zeffirelli gira a Firenze Tè con Mussolini, un film ispirato alla sua infanzia e prima giovinezza.
Oggi riposa nella sua Firenze, nel Cimitero delle Porte Sante.
Il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo
Negli ultimi anni della sua vita l’attenzione di Franco Zeffirelli torna alla sua città natale con il CIAS, il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo.
Il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo (CIAS) raccoglie e mette a disposizione di Firenze e del mondo l’intero patrimonio artistico e culturale di una carriera lunga oltre settanta anni.
Il fondo è dichiarato nel 2009 “di particolare interesse storico” da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. In esso sono infatti confluiti tutti i documenti, i bozzetti, gli studi per gli allestimenti teatrali e cinematografici, le note di regia, le sceneggiature, le foto di scena, le rassegne stampa riguardanti l’attività del Maestro Zeffirelli nel mondo dello spettacolo, italiano e straniero, dal dopoguerra a oggi.
Il Centro, ospitato nello storico Complesso di San Firenze dal 2017, attraverso il suo Archivio, la Biblioteca delle Arti e dello Spettacolo e la Collezione Zeffirelli, è promotore d’iniziative espositive e didattiche. Le attività del Centro sono infatti volte alla divulgazione della cultura legata all’arte dello spettacolo e alla formazione di studenti nell’ambito delle discipline del Teatro di prosa, dell’Opera in musica e del Cinema.
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