Il Centro Internazionale delle Arti e dello Spettacolo è ospitato nel Complesso di San Firenze dal 2017, situato nel Centro di Firenze in Piazza San Firenze a pochi passi da Palazzo Vecchio. Le attività del centro sono distribuite su circa 3.700 metri quadrati suddivisi in piano terra e primo piano. Le aree dell’edificio occupate dal Centro sono state ristrutturate da Franco Zeffirelli.
In origine convento dei Padri Filippini e poi sede del Tribunale di Firenze, è tra i pochi esempi tardo-barocchi della città. Fu edificato dai Padri Filippini in onore di san Filippo Neri, fondatore dell’Ordine di origine fiorentina. Questi affidarono il progetto a Pietro da Cortona nel 1645, usufruendo del lascito di Giuliano Serragli, il cui stemma gentilizio corona infatti la sommità della facciata tra le statue allegoriche scolpite da Pompilio Sticciati. Gli originali in pietra delle statue sono conservati nel Museo di Firenze.
Nel 1667 Pier Francesco Silvani avviò la costruzione della chiesa e, nel 1715, gli subentrò Ferdinando Ruggieri che ultimò la facciata in pietra forte. Nel 1772 Zanobi Del Rosso, già impegnato al fianco di Giovanni Filippo Ciocchi nella costruzione del convento, progettò l’Oratorio, raccordandolo alla chiesa e al resto dell’edificio.
Lo scultore Giovacchino Fortini è autore, insieme a Antonio Montauti, dei modelli preparatori in gesso per i bassorilievi marmorei della chiesa con Storie di San Filippo Neri (1714-18), che si conservano nell’atrio del Complesso di San Firenze. Al Fortini è anche riferibile il gruppo con la Fede e la Speranza collocato sopra il timpano del portale (1736).
La Sala della Musica, originariamente Oratorio del complesso dei Padri Filippini, ha un soffitto a volta decorato con l’Assunzione della Vergine di Giuliano Traballesi (1775) ed è circondata da palchi nelle esedre e lungo le pareti laterali, utilizzati un tempo per il canto delle laudi.
Dotata di 120 poltrone, la sala ha una capienza massima di 150 posti.
Nella Biblioteca delle Arti e dello Spettacolo sono conservati circa 10.000 volumi di letteratura, storia, religione, musica, cinema, teatro, moda, costume, fotografia ed arte. Della raccolta libraria fanno parte anche libretti d’opera, musica a stampa e programmi di sala. Tutti i libri sono collocati a scaffale sulla base di un sistema funzionale che rispecchia la suddivisione per argomenti scelta da Franco Zeffirelli, ma anche in grado di soddisfare le esigenze di fruizione da parte dell’utenza.
La Biblioteca è aperta al pubblico
Disposte lungo il corridoio, nella parte centrale del piano terra, si trovano le aule dedicate all’attività di didattica del Centro.
L’Archivio della Fondazione Franco Zeffirelli è ricchissimo sia per quantità che per tipologia di documenti. Ogni produzione teatrale e cinematografica in cui il Maestro si è cimentato è ampiamente documentata, sono infatti presenti materiali inerenti le varie fasi di sviluppo di ciascun progetto: la documentazione raccolta e prodotta nelle fasi preparatorie, quella relativa alla realizzazione, i materiali promozionali e gli apparati critici di ogni opera. Sono conservati nell’Archivio copioni, sceneggiature, appunti, fotografie, schizzi, disegni e bozzetti, materiali pubblicitari, rassegne stampa, carteggi, documentazione amministrativa, letteratura grigia e audiovisivi.
L’Archivio è aperto al pubblico su appuntamento.
La Collezione Zeffirelli è disposta al primo piano del Complesso di San Firenze.